L’influenza è determinata da quanto si privilegiano gli interessi altrui
Fateci caso, le persone che più ci appaiono generose in termini di condivisione di tempo, di conoscenze, di competenze e di abilità, di risorse, ci attraggono. Ci chiediamo come possano dare così tanto e averne ancora. E desideriamo conoscerle, frequentarle, capire come alimentano tanta energia e tante idee spesso vulcaniche e sempre nuove. E ce ne lasciamo influenzare, positivamente si spera, è ovvio.
Bob Burg e John Mann –autori del noto libro “Vai e Dai”, business men americani campioni di vendite e di educazione alla leadership– hanno per primi codificato questa tendenza chiamandola ‘legge’. È di fatto un paradigma molto semplice che salta agli occhi semplicemente osservando la realtà.
Le persone in gamba attraggono
Già al tempo della scuola c’erano i leader e ci sono in ogni ambiente. Sembra sempre che al leader tutti vadano dietro in modo naturale, che venga cercato da amici, collaboratori, partner e clienti in modo automatico. Ben vengano i leader, soprattutto se contribuiscono a diffondere fruttuose modalità di lavoro e di crescita per tutti.
I leader non sono da invidiare, anzi, se ne deve cercare la collaborazione, ci si può ‘mettere in scia’ per unirsi a progetti fruttuosi. Un leader è piuttosto da osservare per carpire modalità utili da fare nostre.
In modo semplicistico, ma concreto si può dire che le persone in gamba attraggono e per questo motivo hanno influenza sugli altri.
Favorisci gli altri,
Osservate le persone di vero successo: mai sono invidiose, anzi sono curiose di apprendere, di conoscere, quando parlano con qualcuno lo ascoltano e osservano davvero. Insomma vi mettono a vostro agio, vi lasciano parlare, non hanno nulla da perdere. Magari hanno poco tempo e potranno non avere sempre molto tempo da dedicare, ma quando lo fanno ci mettono attenzione e dedizione. Loro stessi catturano informazioni e novità sul mondo che li circonda.
Qualche esempio?
Mettiamo a proprio agio – In una situazione nuova o durante un evento, se siamo più spigliati, aiutiamo le persone che vediamo più timide o disorientate. Anche involontariamente ce ne saranno ri-conoscenti, ci prenderanno come riferimento.
Facciamo domande – Soprattutto incontrando persone o clienti nuovi, interessiamoci sinceramente a ciò che vogliono, ai motivi per cui sono presenti ad un incontro o perché ci hanno chiesto un incontro. Andiamo a fondo delle aspettative di un progetto di lavoro o di una collaborazione che ci viene proposta. Avremo così sempre più elementi utili perché sia un successo e perché apra a nuove possibilità.
Guarda in faccia, sorridi, offri il tuo aiuto – La collaborazione è la cosa più ricercata del mondo. Essere aperti aiuta gli altri ad aprirsi e a far conoscere le loro reali intenzioni. Siamo chiari rispetto a ciò che possiamo dare e fare e dichiariamoci disponibili a collaborazioni di valore e di reciproca soddisfazione.
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