Paolo Cesareo

22 ago 20192 min

Disciplina e volontà. Compagni di squadra da conoscere

Aggiornato il: 11 set 2019

Tutto dipende dalla prospettiva e dagli obiettivi: vincere è una motivazione che allarga lo sguardo.

Quando ci diamo degli obiettivi dobbiamo farlo con la volontà di perseguirli e conseguirli fino alla meta.

E con prospettiva elevata, alta, che non teme grandi traguardi e che non si limita –come si dice in linguaggio marinaresco – al piccolo cabotaggio per timore di osare.

Osa in modo sconsiderato chi parte all’avventura senza aver valutato i propri mezzi.

Osa in modo vitale e vincente chi lo fa:

  • in modo consapevole

  • con desiderio di riuscita e di crescita

  • con esame e implementazione delle risorse necessarie per riuscire

Parola d’ordine: Esercizio

Sono innumerevoli gli esempi di persone e personaggi famosi che hanno incarnato e incarnano l’aver avuto successo per essersi preparati alla vittoria. Tutti vogliono vincere, ma non tutti decidono di preparare la vittoria con metodo e volontà. Nessuno sfugge, e non è un male o un peso: la motivazione del successo di un progetto personale o professionale è la vera molla che ci muove:

  • Darci un metodo, una disciplina

  • Esercitarlo

  • Perseverare

  • Apprezzare i passi intermedi

Sì, la volontà, come ogni abilità o competenza, va esercitata

Disciplina, alleata preziosa

Guardando la necessità di esercizio in modo non fine a se stesso, vedremo sotto una luce diversa la necessità di esercitarci con disciplina. Piccoli passi possibili e costanti. L’esercizio è sempre adeguato al punto in cui ci si trova. In realtà l’aspetto più importante è che sia costante.

La costanza di esercizio porta al miglioramento e alla crescita di una abilità o di una competenza. Imparare una lingua, abbandonare la timidezza, imparare a programmare, imparare a ‘dire di no’, sono, appunto, competenze e abilità che si acquisiscono col tempo e non da un giorno all’altro.

Ma cosa intendiamo per disciplina? Quali facoltà coinvolge? È alla portata di tutti?

- Disciplina mentale – è necessario innanzitutto volerla esercitare, tenendola viva con le piccole sfide e novità quotidiane, innanzitutto non cedendo alla pigrizia o alla paura del cambiamento.

- Disciplina emotiva – non facciamoci atterrire e atterrare dalle emozioni, dominiamole con semplicità, non vergogniamoci di essere emotivi, ma impariamo a poco a poco a non farci condizionare o paralizzare dalle emozioni.

- Disciplina comportamentale – è la pratica della disciplina mentale ed emotiva, l’effetto pratico di un esercizio piccolo, ma costante della disciplina mentale ed emotiva.

Esercitiamoci dunque nel piccolo, nel quotidiano e padroneggeremo nel tempo le abilità e le competenze che desideriamo.

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